Mujeres Migrantes

Mujeres Migrantes è la comunità di donne latinoamericane della Associazione Colombianos en Toscana. Nasce dalla necessità di instaurare e rafforzare i legami di tipo personale e professionale tra le donne latinoamericane presenti nel territorio, attraverso la creazione di una rete di contatti, incontri e conferenze volte ad incentivare la realizzazione personale e professionale incrementando così il loro apporto in famiglia, nel territorio e nella società.  

Il primo meeting di Mujeres Migrantes “no es amor” è stato ideato come risposta a modelli di comportamento che si ripetono puntualmente nei rapporti di coppia in cui la donna ha lasciato il proprio paese di origine. Questo primo incontro fa riflettere sulla costruzione di un rapporto di amore basato non solo sul partner ma soprattutto su noi stesse, evidenziando quelle peculiarità che ci rendono speciali e che ci devono supportare nella consapevolezza del nostro potenziale e del ruolo di valore che occupiamo nella società moderna.

Catalina Arango: Terapeuta del linguaggio e Monica Patino Gomez: Avvocato e Fondatrice della Associazione Colombianos en Toscana

Donne che aiutano ad ispirare altre donne

Maria Fernanda Coral, Isabella Chemeri, Leidy Carreazzo, Liliana Bomberini e Adriana Pulido, SandraFelex, Maria Camila Cepeda e Liliana del Gordo

Incontri che riflettono una “unione della diversità”, riconoscendo le nostre radici come supporto e base dei nostri processi di cambiamento, condividendo spazi per nutrire la nostra saggezza attraverso altre donne, con lo scopo di conoscere gli strumenti che ci permettono di stabilire un equilibro con noi stesse, la famiglia, la natura e l’integrazione nella società che ci accoglie

Uno spazio per allacciare un dialogo intorno alle identità e alle appartenenze culturali che ci collegano come donne, concependo il linguaggio come costruttore di realtà, sviluppando tematiche che ci aiutino a ristabilire i legami collettivi e i vincoli dell’identità, che sono le più grandi sfide che noi donne affrontiamo quando attraversiamo i confini, generando possibilità di riflessione su quello che siamo, quello che siamo state nei nostri paesi di origine e i progetti su quello che vorremmo essere nel nostro nuovo ambiente